Mal di denti

La prevenzione come arma vincente!

Il mal di denti ha origine dai tessuti gengivali superficiali o profondi

Con il termine generico "mal di denti" si intende abitualmente un quadro doloroso improvviso o ricorrente riferito dal paziente nel cavo orale, che può avere diversi fattori causali. Un'infiammazione gengivale o "gengivite" può essere di origine batterica, virale, da funghi, ormonale o traumatica e per essere risolta in maniera efficace richiede una corretta diagnosi da parte del dentista. Si raccomanda quindi di evitare le "cure fai da te" come generici collutori e gargarismi, in quanto possono calmare temporaneamente il dolore senza risolvere il problema, che invece continua a progredire.


Malattia parodontale (piorrea)

Un caso particolare è rappresentato dalla perdita progressiva o acuta dei tessuti profondi di sostegno del dente (una volta chiamata "piorrea"), che potrebbe essere validamente frenata con una corretta diagnosi e un'apposita terapia. Spesso, invece, questi casi arrivano all'osservazione del dentista quando l'osso si è già riassorbito e l’unica soluzione resta l'estrazione del dente.


Infiammazione del nervo

Un'altra possibile causa di dolore spesso diffuso e mal localizzato può essere l'infiammazione del nervo di un dente, causata da una vecchia otturazione che ha perso il sigillo, da un trauma oppure da una carie. Solitamente l'esordio di una carie è subdolo e la sua progressione può essere paragonata a una galleria scavata lentamente nel dente. Di conseguenza non è facilmente visibile dal paziente fino al momento in cui il tetto della galleria crolla e si visualizza un "buco".

Si consigliano visite annuali di controllo specialistico in quanto una carie non profonda può essere risolta con una semplice e relativamente poco costosa otturazione. Una distruzione maggiore del dente può rendere necessaria un'asportazione del nervo (chiamata "devitalizzazione"), l'aggiunta di una "capsula" per ricostruire e rinforzare il dente o, nei casi più estremi, l'estrazione del dente. La perdita di un dente in un bambino, soprattutto i "denti da latte" in tenera età, spesso comporta la nascita dei denti permanenti in sede errata e quindi la futura necessità di un "apparecchio ortodontico". La perdita di un dente in un adulto può invece causare lo spostamento dei denti nella zona, in quanto i denti rimasti si inclinano o si spostano andando a cercare il contatto con un dente non presente.


Ascesso

L'ascesso, ovvero un accumulo di batteri e pus confinato nei tessuti che circondano un dente, è l'immediata conseguenza di carie complicate, infiammazioni del nervo e lesioni gravi. Esso comporta una reazione infiammatoria cronica nell'osso nota come "granuloma apicale". Trattandosi di un'infezione, l'ascesso dentale richiede una cura antibiotica supportata eventualmente da farmaci antidolorifici per mascherare il dolore.